Questa è la storia di Giovan Battista Basile, napoletano di origine ma maremmano di adozione. Nel 1999, infatti, abbandona la natia Campania per vivere una vita in campagna, badando alle sue viti, cullate dal clime mite delle pendici dell’antico Vulcano Amiata, in Maremma toscana. Allora la tenuta era in stato di abbandono ma Giovan Battista non si è dato per vinto e nel giro di qualche anno è riuscito a dar vita a una moderna azienda agricola biologica e a impatto ambientale zero. L’energia necessaria per farla funzionare, infatti, è prodotta da un impianto fotovoltaico e nei lavori di ristrutturazione sono stati seguiti i principi della bioedilizia e del risparmio energetico. Oggi le vigne, che ricadono nella DOCG Montecucco, ricoprono una superficie di circa 8 ettari, suddivise tra Sangiovese e Merlot, Vermentino, Vionier e Petit Manseng. Vendemmie a mano e lavorazioni accorte in cantina, permettono all’Azienda Agricola Biologica Basile di produrre, ogni anno, circa 50.000 bottiglie.
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