Fermi tutti. Quello proposto qui da Anthonij Rupert non è il solito vino tutta frutta e poca sostanza proveniente dal nuovo mondo. Anzi, al contrario. Degustato alla cieca, infatti, questo Optima proveniente dal Western Cape, e in particolare dall'area di Franschhoek, potrebbe tranquillamente essere confuso per un rosso bordolese. Soprattutto per il taglio, francese al 100%, con Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot a dividersi in parti quasi uguali il taglio, e con un'aggiunta di Malbec a dar loro man forte. Tutte le uve provengono dalla tenuta L'Ormarins a Franschhoek e dalla tenuta Rooderust a Darling. Siti specifici, con terreni principalmente granitici e condizioni climatiche uniche. I più adatti a produrre le uve migliori per il blend Optima. Vendemmia tra febbraio e marzo, in questo caso le uve vengono selezionate da una selezionatrice ottica, in grado di individuare solo i grappoli di migliore qualità. Una volta in cantina, il mosto fermenta sulle bucce e viene sottoposto a una prolungata macerazione. Al termine della trasformazione, il vino matura in botti di rovere francese da 225 litri, di cui almeno il 30% nuove. Questa lenta fase si prolunga per circa 20 mesi. Rosso inteso e scuro, al naso rivela note ben riconoscibili di prugna, fiori freschi e lavanda essicata. In bocca c'è una quasi totale corrispondenza, con in più note di spezie dolci ed erbe aromatiche. Solida ma elegante la struttura, il legno è perfettamente integrato. Il finale, invece, è persistente e di grande distinzione. Selvaggina, piatti speziati e formaggi stagionati.
Nel 1694 la terra di L’Ormarins fu attribuita all’ugonotto Jean Roi. 51 ettari complessivi nella regione di Franschhoek, in Sudafrica, dove vennero piantati frutteti e 4000 viti. La tradizione è proseguita nei secoli, e nel 1833 L’Ormarins produsse il primo brandy del paese, a partire dai propri vini. Sotto alla direzione di Anthonij Rupert, poi, la tenuta di L’Ormarins vinse tutti i principali concorsi enologici locali. Successivamente, scomparso Anthonij, nel 2001 la guida della tenuta è passata al fratello Johann che ha dato nuova linfa vitale alla cantina, privilegiando soluzioni sempre all’avanguardia nel processo di vinificazione. Nel 2004, infine, al team si è unito anche Michel Rolland, enologo di fama internazionale, Oggi Anthonij Rupert Wine Estate è tra le aziende tecnicamente più avanzate del Sudafrica, perfetta espressione dell’incontro di tecniche di vinificazione del Vecchio Mondo con le peculiarità e le caratteristiche del terroir e del clima del Sudafrica.
Sudafrica
Anthonij Rupert Wyne, R45, Franshhoek, South Africa
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